In Italia aumentano le auto poste in stato di fermo amministrativo, e con ciò sono in aumento anche tanti annunci di “acquisto auto in fermo amministrativo”. Analizzandoli, spesso risultano annunci e siti web equivoci che propongono acquisti con trapassi di proprietà o atti di vendita in comune. Noi abbiamo provato a contattarli, nel parlare ciò che salta subito all’occhio è che risultano quasi sempre stranieri, uno si dichiarava di Imola, uno di Pavia, altro di Modena, alle nostre domande provocatorie su come poter gestire il nostro fermo auto, senza volere da subito vendere a loro, abbiamo avuto risposte fantasiose, senza nessun criterio valido su cui basarci, per una rateizzazione o come fare saldi in unica soluzione o come poter presentare pratiche di uso per stato di necessità o di lavoro.
Nella sostanza, si dichiarano specialisti e unici in materia di normative del fermo auto, ma di fatto risultano assolutamente ignoranti su ogni normativa o legge che regolano i fermi auto.
L’unica proposta che riescono a proporre e di vendergli subito l’auto a loro a valori più che dimezzati rispetto alle quotazioni di mercato, con annesso un banale passaggio di proprietà o atto di vendita in comune. Oppure ci dichiarano che la useranno come ricambi, ma nel controllare chi sono risultano solo commercianti di auto, e assolutamente privi di licenze di smaltimento o di vendita ricambi, assurdo.
Alle nostre rimostranze nel fargli presente che un trapasso per Legge è vincolato a che loro non usino l’auto su strada, fino a che noi non saldassimo i crediti con l’ente, perché solo così è legale la vendita di un’auto in fermo, non è legale vendere e mettersi i soldi in tasca, come fanno tanti.
Ovvia assoluta negazione nel richiedere a loro una dichiarazione che il veicolo non sarebbe stato re immesso in circolazione, o rivenduto a terzi. Volevano solo una vendita dicendo che poi era affare loro di come avrebbero usato l’auto e tutto il resto.
Purtroppo non è così, le auto in fermo non si vendono per un riuso stradale, il passaggio è ammesso solo al fine di permettere al proprietario di incassare in dovuto e gli permetta di saldare il proprio debito, e regolarizzare con ciò il sicuro uso che ne farà il nuovo acquirente. Nessuno sano di intenti si compra un’auto pagando il mezzo, un passaggio, una assicurazione, un bollo per tenerla in garage. Ovvio che la useranno!
Tutelarsi per la vendita di un’auto con fermo annesso, come abbiamo constatato, è solo affidarsi a ditte serie, che non siano commercianti di auto usate, o stranieri senza nessuna attività registrata.
Vanno solo cedute in relazione o al diritto di ritenzione art. 2756 c.c., o alla normativa Aci/P.R.A. che autorizza un soccorso stradale o autorità a gestirle se la stessa viene denominata come veicolo non più utilizzabile, o rotto.
Le uniche ditte che abbiamo reperito che svolgono questi ritiri a norma di Legge e in relazione a questa complessa materia, le abbiamo reperite a Reggio Emilia, e a Riccione.
Verificando i loro dati, e fatto domande d ampio raggio, sono risultate preparate e reali ditte di soccorso stradale, vendita ricambi usati, e preposti al deposito e gestione di veicoli anche con fermo.
Queste 2 ditte, sono state esaustive nelle risposte fornite su ogni tema e proposta, compresa quella di come si può radiare da un qualsiasi demolitore, un veicolo in fermo autonomamente senza affidarsi a nessuno di loro.
Incredibile! Ma ci hanno entrambi fornito esaustivamente come poterlo fare, senza pressarvi al vendere a loro. Tutelarsi vuole dire: fare tante domande come abbiamo fatto noi.
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