Dai un voto a fermo amministrativo
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Cedere un’auto in fermo amministrativo a una persona straniera, che dichiara di esporla all’estero. Fattibile?
Le radiazioni documentali Aci- P.R.A per esportazione definitiva di veicoli, gravati da fermo amministrativo, sono state inibite dalla data del 01-09-2010 con circolare n° 106449  Aci-P.R.A.
Ciò vuole dire, che chi le esporta ugualmente, eseguendo poi su queste una re immatricolazione in un altro paese UE o Extracee, si relaziona a una procedura documentale “forzata” e non regolare. Lo straniero, che vi propone di acquistare il vostro veicolo in fermo, sa che gli chiederete cosa se ne farà dell’auto. Per tranquillizzarvi vi dirà, che la userà solo da ricambi. Credetemi, nessuno in questi paese smonta un’auto buona. Le auto oltre a un numero di targa, hanno un numero di telaio, che tale resta indipendentemente da dove viene immatricolato.

Il trattato di Shengen ha prodotto una globalizzazione sulla registrazione dei documenti delle persone e dei dati identificativi dei veicoli. Perciò, in caso di ricerca o di verifica da parte dell’Ente di riscossioni, allo stesso gli sarà facile stabilire, che fine ha fatto una determinata auto, e se è stata illecitamente immatricolata in un altro paese. Per questo queste sono procedure molto comode per chi acquista, ma molto scomode per chi vende. In più, le auto hanno le ruote e con ciò non restano ferme. Si usano, girano e si rivendono ad altri ignari acquirenti. Viaggiando per l’Europa, in caso di controllo di frontiera o di Polizia, quell’auto e il suo numero di telaio risulterà abbinato a  2 targhe. La targa nuova, ottenuta di contrabbando, e quella vecchia- originale Italiana (non potendo essere cancellata per via della normativa del 2010). Un’auto e un numero di telaio non può per Legge Europea risultare abbinata a 2 targhe. Per questo vi è l’obbligatorietà di indagine di Polizia. Richieste di spiegazioni a voi e del perché l’auto si trovi all’estero, venduta e ora con altra targa.
Risultato- perdita di tempo, denaro e altre preoccupazioni.
Perciò, attenzione alla globalizzazione dei dati, chi ricercherà la vostra auto la identificherà anche se all’estero.

Altri casi di truffa- vendita di auto in fermo a stranieri senza o con un passaggio di proprietà. 
Gli stessi vi dichiarano di lasciare subito il territorio Italiano e di portare l’auto all’estero. Gli date l’auto, ma dopo alcuni giorni vi chiamano e vi dicono, che l’auto è stata fermata in un ipotetico transito doganale, e per evitare denunce e il sequestro dell’auto gli Agenti Doganali di quel posto chiedono il pagamento di 2- 4 mila Euro. Vi fanno paura, dicendovi, che loro non hanno quei soldi, e se non si paga, tutta la documentazione di illecita esportazione verrà trasmessa via Interpol alla Questura, dove siete residenti.
Subornano, che pagherete, perché una denuncia di questo genere non è comoda e utile a voi.
Chiedete aiuto al vostro avvocato? Sanno, che vi costerà di più della loro richiesta!

Se avete la necessità di vendere un’auto, gravata da fermo amministrativo, scegliete strade sicure e ditte preposte a gestirle in modo corretto. Che vi rilasciano debita e giusta documentazione, come, appunto, la nostra. Per domande contattateci senza impegno ai nostri numeri.

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