Dai un voto a fermo amministrativo
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Chi cerca informazioni in internet sulla natura e derivazione di quanto concerne la parola “fermo amministrativo auto”, reperisce spesso informazioni, che contrastano l’una con l’altra.
Perché di fermi amministrativi auto ve ne sono di due tipi: “fiscale” e “giudiziale”.
Fermo amministrativo “fiscale”- è quello più conosciuto, legato al noto Ente di riscossioni (Equitalia).
Questo tipo di fermo è un atto di “coercizione”, messo in esecuzione da: Comuni, amministrazioni, INPS, Stato, Regioni etc. tramite i concessionari di riscossione, che “bloccano” un bene mobile del debitore. Con lo scopo di riscuotere tasse, crediti, multe relative al codice della strada, bollo auto, Iva, Irpef, canone Rai, tassa sui rifiuti, rette scolastiche, etc. – oneri di varia natura.
La trascrizione del fermo viene eseguita al P.R.A (Pubblico Registro Automobilistico) senza sopralluoghi del veicolo – oggetto di fermo.
Perciò, il veicolo potrebbe risultare nello stato d’uso di: già alienato, incidentato, fuso, non funzionante, in deposito presso un soccorso. Nessuno lo cercherà mai anche nel tempo. Vi sono sanzioni pecuniarie, se viene sorpreso in circolazione. Lo si può vendere ma accertandosi, che non diventi strumento di truffe o di ulteriore uso stradale improprio.

Fermo amministrativo “giudiziale. Relativo al nuovo codice della strada, decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni.
Questo tipo di fermo amministrativo è una sanzione “accessoria” a un verbale pecuniario in violazione al codice stradale (assicurazione scaduta o falsificata, positività all’alcol test, patente scaduta o mai conseguita, incidenti, revisioni scadute, etc.).
Emesso da un Organo di Polizia, che verbalizzando nomina custode in solido, il proprietario del veicolo o il trasgressore o altro soggetto, identificandolo nel verbale di affido, unitamente alla descrizione dei km e stato d’uso del veicolo e luogo, l’indirizzo dove il veicolo dovrà restare fermo fino a nuovo ordine del Prefetto.
Perciò, veicolo esattamente identificato nel suo stato d’uso, risultante in custodia a specifico soggetto e luogo. Veicolo non usabile, non vendibile e neanche lo si può spostare dal luogo di affido.
Se viene sorpreso in circolazione, il custode è penalmente perseguibile. E in quel momento di mancata custodia e uso improprio, viene prelevato e portato in deposito giudiziario.

Questo modo di interpretare, mescolare i due tipi di fermo è spesso usato anche dalle Polizie Comunali.
Non di rado è successo, che fermando loro un veicolo gravato da fermo amministrativo “fiscale”, l’Agente abbia interpretato quel fermo, come uno di quelli “giudiziali” e abbia provveduto a far portare il veicolo in deposito. Quando in realtà doveva e poteva solo sanzionarlo per l’indebita circolazione con una sanzione pecuniaria.
Anche noi, come ditta, ritiriamo veicoli solo se sottoposti a fermo amministrativo “fiscale”. Per i fermi ammnistrativi “giudiziali” possiamo solo fornirvi informazioni su come gestire il vostro problema presso l’Organo di Polizia e Prefettura, che ha emesso e gestisce questo tipo di fermo amministrativo.

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