Dai un voto a fermo amministrativo
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Il fermo amministrativo è una procedura dell’Agente della Riscossione che impedisce ad un veicolo di circolare, di essere rottamato o di eseguirvi una preventiva radiazione per esportazione. Esso viene applicato qualora un cittadino dovesse risultare evasore o inadempiente verso obblighi di pagamento di tributi, sanzioni, imposte o contributi, indipendentemente che essi riguardino competenze automobilistiche. Il fermo amministrativo può essere confermato in caso di mancato pagamento del bollo auto o di una multa, ma anche se non sono stati regolarmente pagati i contributi o i tributi verso lo Stato.

 

Trascrizione del fermo amministrativo dove e come?
In questi casi di inadempimento, gli enti preposti alla riscossione dei tributi inevasi,  quale ad esempio l’Agenzia delle Entrate Riscossioni, avvieranno un procedimento per cercare di recuperare quanto dovuto potendo disporre il fermo amministrativo del veicolo intestato al debitore e iscrivendolo nel pubblico registro del P.R.A.
Il veicolo non potrà dunque più circolare fino a quando le ganasce fiscali non siano state tolte, e ciò avviene solo con saldo totale del richiesto.

Come togliere il fermo amministrativo dell’auto?
Sostanzialmente vi sono tre metodi che permettono la cancellazione del fermo amministrativo.
1) Saldare il debito entro i tempi stabiliti: solitamente 30 giorni dal ricevimento del preavviso di fermo, ovviamente quando si ha la disponibilità economica necessaria al saldo in unica soluzione.
2) Chiedere una eventuale dilazione di pagamento che consiste nella richiesta di rateizzazione del debito e pagare la prima rata: in questo caso verrà rilasciata una comunicazione che certifica l’inizio del pagamento. Con tale documento è necessario presentarsi negli uffici P.R.A e  richiedere la sospensione del fermo amministrativo e quindi continuare ad utilizzare l’automobile ( non la si potrà però vendere fino alla fine del saldo totale del debito)
3) Dimostrare che il veicolo è funzionale all’attività lavorativa del contribuente: è al debitore che spetta l’onere della prova, dimostrando che l’acquisto del mezzo sia necessario per svolgere l’impresa lavorativa (ad esempio allegando la fattura d’acquisto di un furgone intestato all’azienda).

Ottenuta la liberatoria dall’ente, per avviare un’istanza di cancellazione è necessario recarsi presso qualunque ufficio Aci, PRA, con appunto, il provvedimento di revoca in originale (ossia la documentazione ricevuta che comunica il fermo amministrativo) accompagnato dal certificato di proprietà e da un documento di identità valido e richiedere la cancellazione del fermo auto dal sistema telematico, la spesa per fare ciò arriva fino a 76 Euro.

Potrebbe capitare che l’Agenzia delle Entrate commetta un errore e in questo caso il fermo amministrativo verrà automaticamente cancellato, ma sempre dietro vostro ricorso avanzato entro 30 giorni dal ricevimento della prima cartella esattoriale.

Impossibilità di cancellazione del fermo amministrativo

Esistono situazioni in cui il contribuente non è nelle condizioni di fare richiesta di cancellazione del fermo amministrativo, perchè ad esempio il debito è reale, non vi sono errori o vizi di forma ed è in difficoltà economica, in questo caso può pensare di vendere l’auto, cosa ammessa dalla legge se il tutto eseguito nei giusti termini.
Esistono società che acquistano, mediante professionisti ed esperti del settore, auto gravate da ganasce fiscali, facendo una valutazione precisa e puntuale, corrispondendo immediatamente la somma pattuita, come la nostra www.fermoamministrativo.it
Affidarsi a personale esperte, significa essere tutelati dal punto di vista legislativo e fiscale, avendo la certezza di ricevere il denaro liquido di una buona valutazione, che può essere necessario per saldare il debito o per fare altro. Siamo a vostra disposizione.

 

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