Dai un voto a fermo amministrativo
[Total: 0 Average: 0]

Nuovi fermi amministrativi da Ufficio delle Entrate Riscossioni.

La trasformazione di Equitalia in Ufficio di Riscossione
Da diverso tempo enti di riscossione, comuni, province, regioni possono avvalersi della forma di coercizione denominato “fermo amministrativo”. Procedura che serve a bloccare un veicolo e creare disagio al suo proprietario, in seguito alla sua inadempienza a pagare delle cartelle esattoriali, multe, oneri vari. Il fermo amministrativo formalizzato dai Comuni spesso è inerente a contravvenzione del Codice della Strada o al mancato pagamento ripetuto di tasse comunali.  Fino ad ora tanti di questi provvedimenti di fermo auto erano riferiti a Equitalia, che ha sempre avuto il primo posto come esecutore di questo tanto odiato provvedimento.

Equitalia, sicuramente il più odiato ente di riscossore.
Dopo tante proteste, dopo la maturazione politica di usare questo odio per farne un calderone di voti, il Governo Renzi ha voluto dare una mano di pittura alle sedi di questo ente, principalmente per dare la sensazione di un cambiamento, e su queste sedi che al loro interno nulla cambierà sarà affisso un nuovo nome “Ufficio delle Entrate Riscossioni”. Cambierà qualcosa?

Il cambiamento appunto è la notizia della chiusura di Equitalia, preceduto da una raffica di migliaia di notifiche di fermo amministrativo, ciò che era nel cassetto è stato tutto spedito, alla faccia dell’ente morente. Nulla verrà archiviato, tutte le pratiche passeranno in mano al nuovo ente Agenzia dell’Entrate, attraverso un organo che si chiamerà Ufficio di Riscossione e diventerà ufficialmente operativo il prossimo 1 luglio.
La notizia del chiudi apri di Equitalia, ha creato evidenti difficoltà e parecchia confusione a chi recentemente ha cercato di raccogliere fondi per saldare i propri debiti. L’annuncio della chiusura di Equitalia aveva fatto nascere la speranza di non dover più pagare nulla e nel frattempo molti uffici e sportelli informativi hanno chiuso i battenti, lasciando la gente senza notizie certe.

Quando poi è arrivata l’ufficialità dell’apertura del nuovo ente di riscossione tutti hanno cercato di avere informazioni al riguardo, causando tanti disservizi, l’intasamento delle linee telefoniche e, nei casi migliori, la formazione di code chilometriche fuori dai pochissimi uffici rimasti operativi. Per questi motivi e per l’estrema confusione generata dalla cattiva gestione della situazione, il Centro per i Diritti Cittadini ha presentato un esposto direttamente alla Procura della Repubblica, per pretendere un rispetto maggiore dei diritti di chi, pur essendo debitore, merita comunque un trattamento quanto meno dignitoso.

I cambiamenti con il nuovo Ufficio delle Riscossioni sarà evidente?
Certamente! La situazione non è affatto destinata a migliorare, nessuna sanatoria all’orizzonte, nessun permessivismo, tolleranza zero, già si parla non più di fermo amministrativo, ma di pignoramento dei veicoli presso le residenze degli insolventi.

Con ciò, non solo Equitalia continuerà ad operare, seppure con un diverso nome, ma addirittura l’Ufficio delle Riscossioni avrà molto più potere, visto che i veicoli potranno essere pignorati velocemente.

Alla finta abolizione è seguita una severa penalizzazione dei debitori insolventi, che avranno meno tempo per estinguere il proprio debito: per chi sceglierà di pagare a rate, il 70% della cifra dovrà essere saldata in tre o massimo cinque rate entro la fine del 2017, mentre il restante 30% andrà comunque versato per la fine del 2018. Tutto questo, soltanto per chi ha fatto richiesta di usufruire di tale “sconto” entro il 31 marzo. Gli altri dovranno fare i conti con normative ancora più severe.
Le cartelle inviate da Equitalia nei suoi ultimi mesi di vita non hanno fatto altro che generare un clima di vero terrore. Il caso più increscioso è stato a Roma, dove a Casal dei Pazzi l’unico ufficio ancora operativo ha visto il reiterato intervento delle Forze dell’Ordine per calmare gli animi e sedare le proteste, con cittadini che si sono messi in coda sin dalle tre di notte per assicurarsi la possibilità di usufruire dei servizi dello sportello.

Ancora più grave è il fatto che molti pignoramenti sono già risultati infondati, per colpa del troppo voler fare tutto subito, dunque tendenzialmente nessuno può sentirsi al riparo da questa serie di disservizi.
Noi come ditta cercheremo di rispondere gratuitamente alle vostre domande come sempre, nei limiti della nostra conoscenza, e se volete evitare  di vedervi pignorata la vostra auto o veicolo dopo il 1° di Luglio, siamo a vostra disposizione anche per offrirvi la nostra migliore valutazione finalizzata al ritiro del vostro veicolo gravato per ora solo da fermo amministrativo. Considerate che con la trascrizione del pignoramento neanche noi potremo poi ritirarvi l’auto.

Valutiamo gratis la tua autovettura compila questo modulo per il valore

14 + 7 =