Un’auto sottoposta a fermo amministrativo è regolarmente vendibile e non c’è alcuna legge che vieta il passaggio di proprietà del veicolo e il PRA ha l’obbligo di trascrivere, secondo le modalità previste, l’atto di vendita in seguito alla presentazione della documentazione richiesta e debitamente compilata.

Auto in fermo amministrativo: i vincoli

Nonostante l’auto in fermo amministrativo sia ceduta, non significa che questa possa liberamente circolare, essere esportata oppure reimmatricolata ed è quindi buona pratica sia per il venditore che per l’acquirente cercare di informarsi per sapere cosa dice la legge vigente.
Il fermo amministrativo solitamente si verifica verso colui il quale ha una posizione debitoria che si protrae nel tempo verso l’Erario, le Pubbliche Amministrazioni o verso lo Stato e, con il passaggio di proprietà del mezzo, il debito da parte del venditore rimane intatto e non viene ceduto all’acquirente.
Il fermo amministrativo consiste materialmente nell’impedimento legislativo che viene imposto al veicolo di non circolare, di non essere esportato e di non essere reimmatricolato.
Chi dovesse decidere di violare la normativa in materia vigente e venisse scoperto a circolare con un veicolo in stato di fermo amministrativo, sarà sottoposto ad una sanzione compresa tra 714 e 2.859 euro, oltre alla confisca del veicolo.

Perchè vendere un’auto con fermo amministrativo?

Vi sono diverse società che si propongono come acquirenti di veicoli sottoposti a fermo amministrativo, ben sapendo che comunque tali mezzi non possono circolare.
Chi cerca in internet questo genere di aziende è perchè si trova in una situazione di necessità e ha il veicolo bloccato dalle ganasce statali in seguito a multe o oneri che non ha provveduto a saldare nei tempi e nei modi dovuti.
Se il debito è di poco conto, vendendo il veicolo ad una società acquirente è possibile incassare il denaro necessario per estinguere il debito verso lo Stato, liberando così il vincolo esistente sul veicolo, il quale potrà tornare a circolare regolarmente, oppure ad essere esportato o in alternativa, reimmatricolato.
Tale soluzione si mostra interessante ogni volta che il valore del veicolo è superiore al debito.
La vendita di un veicolo con fermo amministrativo rappresenta dunque una possibilità per il debitore, per colui il quale si trova in difficoltà, che, incassando un giusto valore del veicolo, potrà così saldare quanto dovuto allo Stato e regolarizzare la propria posizione.

Vendere a una società seria!

Sono molte le società che si propongono all’acquisto, ma non tutte sono sinonimo di serietà. Immaginate di vendere un veicolo che non può circolare a una società che non si dimostra seria e professionale: i rischi sono altissimi. Il primo rischio è quello di non incassare interamente il denaro, il secondo rischio è quello di compiere una vendita “burocraticamente” non regolare, con qualche documento mancante, o qualche cavillo che vi lega ancora al veicolo stesso non più in vostro possesso.
La nostra ditta ha maturato nel tempo una lunga esperienza ed è specializzata proprio nella gestione e nella compravendita di auto che sono gravate da fermo amministrativo. Una società seria come la nostra è rintracciabile, ha dei recapiti chiari e soprattutto è in grado anche di fornire un aiuto al venditore in difficoltà, non solo seguendolo nella pratica di compravendita (e quindi anche sotto l’aspetto economico), ma anche sotto l’aspetto gestionale.
Il pagamento del veicolo avviene per intero e in un tempo breve, secondo da equa valutazione dell’auto.
La serietà di un’azienda del settore la si misura anche da come questa esprime le modalità del ritiro del mezzo fermato, il quale, non potendo assolutamente circolare, deve essere trasportato mediante utilizzo di carro attrezzi e di questo deve occuparsene l’acquirente.
Diffidate di agenzie straniere, di coloro i quali mettono eccessiva pressione e vogliono “giocare” con i problemi delle persone, ma cercate soltanto società serie che svolgono professionalmente il proprio lavoro.