Vendita di autoveicoli per esportazione gravati da fermo amministrativo di natura fiscale è possibile? Noi le compriamo anche per esportarle, ma prima è meglio leggiate sotto l’intero articolo per come si possono esportare. Quando si scopre di essere nell’impossibilità di fare fronte al pagamento di proprie cartelle esattoriali che hanno scaturito la definitiva trascrizione al P.R.A. di un fermo auto si entra in una sorta di panico.
Ovvio che non si hanno i fondi neanche per comprare un’altra auto intestandola a un famigliare, per questo si chiede in giro, anche agli amici del bar quale potrebbe essere la soluzione per non perdere l’intero valore della propria auto, dato che difficilmente qualche privato italiano si va a comprare un’auto usata con un problema di divieto di circolazione.
In questi casi subentrano inevitabilmente in scena personaggi stranieri, indicatici proprio dal passa parola, tipo: io conosco un Bulgaro che compra auto in fermo e le porta nel suo paese!”.
La nostra deduzione sulle pratiche di esportazione di auto gravate da fermo amministrativo è questa: Le auto gravate da fermo amministrativo non si possono radiare per esportazione, di conseguenza e per esempio: il bulgaro porta l’auto a casa sua e in relazione alla nuova norma di interscambio commerciale sui veicoli del 2015 nei paesi UE, lui riesce a targare l’auto fornendo alla propria motorizzazione le targhe e il libretto originale della vostra auto (per assurdo (in quasi tutti i paesi UE non necessita fornire il C.D.P) . E a questo punto LUI è a posto, Voi no! La vostra auto è stata esportata con le targhe annesse, e la stessa ha anche un numero di telaio, ora quel telaio, nella Comunità Europea risulta avere 2 targhe, quella Italiana perché non è stato possibile radiarla per via del fermo, e quella nuova Bulgara, ciò non può permanere in assoluto.
Incidenti, controlli stradali, multe etc. la motorizzazione Bulgara rilevando il problema, comunica al centro dati in Italia che l’auto non è stata esportata regolarmente, risulta non cancellata nel paese di origine, venite chiamati da vari organi di Polizia, e cominciano i problemi per voi. Non sto ad elencarveli, li capite da voi.
Oltre ai bolli auto che pagherete per tutta la vita, NON RISULTA MAI RADIATA:
Noi come ditta come anticipato, compriamo da sempre, veicoli gravati da fermo amministrativo, ed anche e spesso poi dopo le giuste pratiche, li esportiamo, vengono esportato dopo avere eseguito una regolare presa in carico da parte della nostra ditta ITALIANA che: svolge attività di Soccorso / deposito di veicoli e commercio all’ingrosso di ricambi usati. I veicoli presi in carico in relazione all’art. 2756 c.c. e alla normativa DSD0011454/09 ci permette di segnalare la sospensione definitiva dalla circolazione in Italia al P.R.A, registrare la presa in carico fiscale come ditta Italiana ciò ci trasmette qualsiasi responsabilità civile e penale, con queste pratiche abbiamo il permesso di venderli dove vogliamo, anche ad altre ditte estere. Ma non per una re immatricolazione stradale estera, VENGONO INDIRIZZATI AL DIVERSO COMMERCIO DEI GROSSI CENTRI DI RECICLO DI PARTI USATI PER VEICOLI, niente a che vedere con nuove problematiche di circolazione all’estero.
Esportazione di veicoli gravati da fermo amministrativo sì! Ma solo se prima presi in carico da ditte Italiane con la giusta motivazione. Se avete un veicolo non più vecchio di 10 anni siamo a vostra disposizione per fornirvi ottime valutazioni e informazioni ai numeri di contatto che trovate in fondo alla pagina e sulla home del nostro sito.
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