abolizione di Equitalia, i debiti che fine faranno?

L’abolizione di Equitalia sembra essere ormai alle porte e ci si comincia a chiedere quello che accadrà a chi ha debiti in sospeso e deve ancora pagare. Saranno tutti condonati i fermi auto?

Non sarà più di competenza di Equitalia, infatti, la gestione, riscossione e rottamazione delle cartelle, che dallo scoccare del primo luglio 2017 diventeranno competenza esclusiva dell’Agenzia delle Entrata e Riscossione.

Facendo un piccolo passo indietro nella storia, a prima dell’istituzione di Equitalia, avvenuta nel 2005, le attività di riscossione delle cartelle erano affidate ad una moltitudine di società ed istituti bancari, per concessione dello stato. Oggi viene quindi spontaneo chiedersi quali saranno le conseguenze dirette dell’abolizione di Equitalia, traguardo tanto augurato e reclamato, e in che modo le cose cambieranno per i contribuenti.

Abolizione di Equitalia: ecco tutto quello che cambia

L’agenzia delle entrate subentrerà a titolo universale, come ente di riscossione, sia nei rapporti giuridici che in quelli processuali. Chi doveva pagare, quindi, non sarà esonerato e dovrà farlo comunque.

La grande differenza, sotto il profilo dei pagamenti non ancora saldati, è quella introdotta dall’art. 6 del decreto legge 193/2016, grazie al quale viene introdotta la possibilità di definire in maniera agevolata i carichi affidati agli agenti incaricati della riscossione. Questo permette ai contribuenti di poter definire vantaggiosamente i loro debiti.

Per fare questo sarà necessario presentare richiesta entro il 31 marzo 2017, con la possibilità di definire al massimo cinque rate, le quali dovranno avere uguale importo.

Per quanto queste agevolazioni siano reali e positive, il 70% della somma totale dovrà essere versata entro l’anno 2017, mentre il restante 30% potrà essere versato entro il 2018.

Presentando questa domanda si impedisce all’Agenzia delle Entrare di dare avvio a nuove azioni nei confronti dei debitori, come la formulazione di nuove ipoteche o l’applicazione di fermi amministrativi alle autovetture. Equitalia, invece, si occuperà di comunicare ai debitori, entro il 31 maggio 2017, il totale complessivo delle somme da versare.

In sintesi le novità sembrano essere più formali che sostanziali e non sono previste agevolazioni o nuovi metodi di riscossione dall’abolizione di Equitalia.

Se non riuscite a fare fronte al pagamento delle vostre cartelle, un nostro consiglio è quello di valutare anche la vendita in anticipo la vostra auto gravata da fermo, per evitare brutte sorprese tipo pignoramenti del veicolo. Cosa già ventilata dal nuovo gestore delle riscossioni.

Una ditta come la nostra potrebbe per certo fare al vostro caso.

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